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10 competenze che un Social Media Manager dovrebbe assolutamente avere

  • Quella del Social Media Manager è una professione ancora in crescita, conosciuta da tutti ma spesso sottovalutata.
  • Per diventare un professionista del settore sono necessarie alcune skill fondamentali, che vanno dalla capacità organizzativa alla pazienza


Forse da bambino, scrutando il mare all’orizzonte, avrai anche tu pronunciato tra te e te la frase: “Da grande sarò un pirata”. Complici i film e i libri d’avventura, tutti abbiamo sognato un futuro galattico, a sfrecciare tra i pianeti dell’Universo, o a piroettare negli abissi degli oceani. Crescendo abbiamo dovuto cambiare i nostri desideri di bambini e diventare più concreti, adattarci ai tempi, e a volte creare una nuova immagine fantastica di noi stessi.

Le aspettative mutano, i bisogni cambiano, lo scenario di quando eravamo dei ragazzi è stato stravolto dagli avvenimenti, sia personali che sociali. La tecnologia ha rivoluzionato ogni cosa e ha portato con sé la nascita di nuovi lavori, professioni che nemmeno la nostra mente di piccoli sognatori avrebbe potuto concepire. Uno di questi è il Social Media Manager.

Tutti ormai sanno chi sia, molti vorrebbero diventarlo, ma pochi conoscono davvero le competenze che questo lavoro richiede.

Chi è il Social Media Manager

Una figura mitologica del mondo dei social media, nata dall’esigenza dei brand, sia grandi che piccoli, di potersi raccontare sulle varie piattaforme, per tenere sott’occhio i dati generati e le risposte degli utenti. Una persona che ha diverse competenze, emblema della parola multitasking.

Un lavoro che non è possibile improvvisare sottovalutandone l’impegno o limitando tutto alla crescita dei like (magari a pagamento).

No, il Social Media Manager – quello vero e capace – deve avere diverse skill, deve conoscere lo strumento con cui ha a che fare e deve aggiornarsi, sempre. Quello che a prima vista può sembrare un lavoro facile, come ogni professione richiede impegno e costanza.

Le 10 skill del Social Media Manager ideale

Abbiamo già detto che il Social Media Manager è una persona multitasking. Lui / lei sa che la sua giornata sarà probabilmente lunga e tortuosa. Deve creare un piano editoriale per ogni cliente, deve raccontare la natura di un’azienda, la sua mission. Oltre a confrontarsi con il cliente, deve dialogare con il pubblico attraverso post mirati, utilizzando sia le parole che le immagini (o i video). Opera con diversi social a seconda delle esigenze dell’azienda. Non solo genera contenuti, ma li analizza, studia gli utenti, i loro feedback, cerca di capire chi sono, cosa vogliono e come si sentono rispetto al marchio in questione.

Dietro i like, dietro le reaction, ci sono delle persone, e dietro i post creati c’è una donna o un uomo che ogni giorno deve mediare tra azienda e utenti, tutto questo tramite un social media.

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1. Deve essere super organizzato

Un Social Media Manager viaggia leggero, ha tutto sul suo smartphone e sul laptop. Ha un’agendina con tutti i  contatti, è sempre munito di carta e penna e lo si riconosce da lontano perché ha la mente che frulla idee in continuazione.

Organizzato nei minimi dettagli, crea contenuti sui social, risponde ai commenti, pianifica riunioni con il proprio team e con i clienti, analizza i dati dei follower.

Il tempo è fondamentale, progetta in anticipo le campagne, i post, e studia nuovi approcci basandosi sulle risposte ai contenuti che ha generato. Sembra aver sempre la testa fra le nuvole, ma in realtà si sta ricaricando per una nuova sfida.

2. Deve essere creativo

Non solo numeri, ma soprattutto immagini e parole. La creatività è la linfa vitale della conoscenza, ed essere creativi  significa essere aperti alle novità, abbattere mattone dopo mattone, il muro dell’apatia, per non arrendersi mai. E infatti il Social Media Manager non si lascia sconfiggere dalle reazioni negative, ma cerca di dare il massimo in ogni situazione, creando la soluzione perfetta a ogni esigenza.

Come aumentare la propria creatività? Esercitandola ogni giorno, leggendo libri, guardando film, serie tv, documentari, disegnando, ascoltando le persone, abbandonandosi al mondo, tendendo l’orecchio a tutti i punti di vista, senza essere rigidi sui propri pensieri e sul modo di vedere se stessi e gli altri.

Questo serve anche a essere aggiornati su trend e meme, conoscere in anticipo cosa potrebbe creare hype, entrare in connessione con il pubblico.

Ecco perché è utile abbracciare il cambiamento senza averne paura, staccare la spina appena è possibile, facendo le cose che più ci fanno stare bene, che sia una partita a Playstation o una gita in montagna.

3. Deve essere curioso e aggiornarsi (sempre)

In questo lavoro bisogna avere una spiccata propensione alla curiosità, ma soprattutto aver voglia di non accontentarsi di ciò che si conosce, ma voler imparare sempre più cose, giorno dopo giorno.

Il mondo del web cambia in continuazione: nuovi algoritmi, nuove procedure, nuovi clienti e nuove esigenze. Noi non siamo gli stessi di qualche anno fa, e nemmeno chi ci ascolta.

Bisogna stare attenti ai desideri degli utenti, alla società che si evolve, ai consumatori che cambiano. Abbiamo visto che il focus, con annesse aspettative, si sta spostando sempre più verso la Generazione Z, e questo implica un dover necessariamente rinnovarsi, sia per i brand che per i Social Media Manager che sono dietro ai canali social.

Ecco perché corsi e formazione continua sono linfa vitale per il buon Social Media Manager, un’occasione non solo per approfondire il proprio lavoro, ma anche per confrontarsi su casi specifici con colleghi e docenti.

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4. Deve saper scrivere bene

In un mondo di immagini, le parole sono ancora importanti? Ovviamente sì. Il bravo Social Media Manager sa che per comunicare col pubblico deve esprimersi in modo chiaro, conciso e semplice, perché l’equivoco è sempre dietro l’angolo.

Partendo dal presupposto che la soglia dell’attenzione di noi lettori si è notevolmente abbassata, arrivare alle persone, in un mondo di rumori, è sempre più difficile.

Scrivere sui social, comunicare in pochi caratteri ciò che è il cuore di un’azienda, è una sfida. Bisogna andare dritto al sodo, senza essere troppo invasivi. Il tono è importante, come il messaggio. Possiamo raccontare la storia più romantica che ci sia, ma se sbagliamo i modi, si trasformerà in un incubo.

Gli strumenti per chi vuole fare della scrittura la propria attitudine, sono tanti. Ci sono diversi manuale di copywriting, sia in italiano che in inglese, libri sulla scrittura creativa e professionale, ma non dimentichiamo mai i classici, i romanzi e tutta la letteratura che più ci ispira, che sia un fumetto o l’ultimo volume di Palahniuk.

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5. Deve saper usare i programmi di grafica (o almeno provarci)

Il Social Media Manager non è un grafico, ma può utilizzare dei programmi e dei tool per creare grafiche apposite per accompagnare le didascalie dei post. Ci sono numerosi strumenti per chi vuole specializzarsi, tutto dipende dalla strada che si vuole percorrere e dalle competenze richieste.

Ogni social ha un proprio linguaggio e, con il brand, si sceglie il modo di comunicare, che sia incentrato più sulle parole o intento a catturare l’attenzione del cliente attraverso immagini, grafiche, foto.

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6. Deve avere buon occhio per l’estetica

Collegato con la precedente skill c’è questa competenza. Conoscere le basi della fotografia, i filtri da utilizzare, il foto ritocco, aiuta tantissimo in questo tipo di lavoro, specialmente se si lavora molto con le immagini.

Avere una buona macchina fotografica e tutti gli strumenti per preparare la location, una sorta di piccola scenografia per i prodotti da presentare, è sicuramente un’arma vincente nelle mani del Social Media Manager.

Il gusto estetico, più in generale, sarà fondamentale per proporre un’immagine coordinata del brand sui diversi social, per progettare layout per specifici account o semplicemente per creare belle stories.

7. Deve saper analizzare i dati

Il professionista non è solo un creativo, ma anche un analista. I contenuti generano delle reazioni, traffico sulle pagine, e tutto ciò che passa su una pagina social resta e lo si evince dagli insight. Che sia un profilo Facebook o Instagram, ogni cosa è registrata e pronta a essere spulciata fino al midollo.

La capacità di utilizzare l’analisi per dimostrare il ROI e creare report significativi sui social media è un’abilità chiave per un Social Media Manager. Con la crescente importanza del Social Listening, è importante sviluppare la capacità di analisi dei dati sia quantitativi che qualitativi, al fine di comprendere il quadro completo e le prestazioni dei social.

Comunicare le opinioni agli stakeholder, fare report sulle prestazioni social è il primo passo, ma analizzare significa guardare i dati ed essere in grado di identificare le tendenze, sviluppare raccomandazioni e comunicare un piano d’azione.

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8. Deve essere flessibile

Essere flessibili non solo nella gestione del lavoro, ma anche nell’organizzarlo. Le strategie social devono essere dinamiche e flessibili come le piattaforme su cui si basano.

È importante sperimentare diverse tattiche o persino rivoluzionare completamente la strategia, adattarsi alle nuove tendenze, incorporare i cambiamenti del business o riprendersi dai risultati scadenti. Imparare dai dati, ascoltare feedback, sia dei propri clienti che degli utenti, e tenere sotto controllo le tendenze social rende un Social Media Manager agile e flessibile.

Con dati e analisi, possiamo conoscere quale tipo di post sui social è utile e quale invece può essere eliminato poiché non produce risultati. La psicologia comportamentale spiega perché le persone sono attratte da determinati post o perché ne condividono altri. Conoscere ciò consente d’individuare le tendenze e provare nuove strategie più produttive.

9. Deve essere disponibile

La giornata di un Social Media Manager sembra essere interminabile. Non dura 24 ore, ma di più. Preparare il calendario editoriale, modificare i contenuti, anche all’ultimo minuto quando ci sono particolari esigenze, cancellare qualcosa, aggiungere altro. Rispondere in chat, rispondere ai commenti, condividere le stories dei follower, destreggiarsi con le reaction, ma soprattutto ascoltare, chiarire dubbi, aiutare.

Agli utenti può sfuggire un link, una descrizione, e il Social Media Manager corre in soccorso per indirizzarli verso la retta via.

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10. Deve essere (tanto) paziente

Sì, lo sappiamo, come la disponibilità, anche la pazienza è più un dono che una competenza, ma si tratta comunque di una qualità da non sottovalutare in un Social Media Manager, una inclinazione personale che può essere allenata.

A volte gli utenti dimenticano che dietro a un sistema oliato e organizzato esistono delle persone, che come tutti noi, hanno una vita, con gioie e dolori.

Cerchiamo tanto il lato umano nelle cose che spesso lasciamo a casa il nostro. Siamo delusi da un brand perché si è affidato all’influencer di turno per promuovere il proprio prodotto, e non ci risparmiamo a mostrare il nostro dissenso sulla pagina social. A pagarne le conseguenze è il povero Social Media Manager che deve placare una guerra cibernetica a colpi di clic.

Il regalo perfetto per lui o lei? Un corso di yoga (o un lanciafiamme).

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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