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Il trend degli assistenti vocali, i numeri dei nuovi device di cui non potremo più fare a meno

Erano ormai anni che il mondo tech veniva monopolizzato quasi esclusivamente dagli smartphone. Finalmente oggi siamo dinanzi ad un cambiamento che ci indirizza sempre più verso la domotica, passando soprattutto attraverso l’ultima nuova tendenza: l’assistente vocale.

Secondo una nuova previsione degli analisti britannici di Juniper Research, l’uso degli assistenti vocali è destinato a triplicare nei prossimi anni. L’azienda stima che ci saranno 8 miliardi di assistenti vocali digitali in uso entro il 2023, rispetto ai 2,5 miliardi del 2018.

Alexa e Google Home sono già leader del mercato, ma negli anni a venire saranno sfidati sempre più dalle aziende cinesi che stanno lanciando i propri dispositivi intelligenti, uno su tutti l’assistente vocale di Alibaba, Tmall Genie fresca di accordo con BMW.

La ricerca prevede che la categoria in più rapida crescita nei prossimi anni nell’utilizzo della voce come comando sarà quella delle smart TV.

L’agenzia si aspetta che la categoria degli assistenti vocali installati smart TV cresca del 121,3% nei prossimi cinque anni. Gli altoparlanti intelligenti invece cresceranno del 41,3 per cento. Secondo lo studio anche i dispositivi wearable giocheranno un ruolo significativo, con una crescita del 40,2%.

Inoltre, nel rapporto si parla della possibilità che gli smart speaker vengano utilizzati anche per il commercio elettronico. Probabilmente gli acquisti online fatti tramite l’ausilio di assistenti vocali cresceranno sostanzialmente per raggiungere più di 80 miliardi di dollari all’anno entro il 2023.

Il “commercio vocale” includerà anche il trasferimento di denaro e gli acquisti di beni digitali, oltre all’uso classico per gli acquisti di beni di consumo.

Vale la pena notare, inoltre, che Juniper ritiene che l’aumento degli assistenti digitali avrà un impatto negativo sul mercato globale delle applicazioni mobili. In particolare, con l’aumento della domanda di assistenti multi-piattaforma da parte dei consumatori, le applicazioni standalone per smartphone e tablet realizzate da sviluppatori indipendenti diminuiranno. Ciò avverrà perché molte delle interazioni più semplici che usiamo oggi per le applicazioni diventeranno outsource. E questo, ridurrà anche il nostro tempo davanti allo schermo.

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Il boom degli assistenti vocali in Italia

La diffusione degli assistenti digitali a controllo vocale, non esclude nemmeno il nostro Paese, che come sappiamo spesso arriva un po’ in ritardo quando si parla di innovazione. Questa volta invece, pare che i “Maître” digitali piacciono sempre più agli italiani per la gestione delle tecnologie all’interno della propria casa e non solo.

Tra gli utenti italiani si sta diffondendo sempre più l’utilizzo degli assistenti digitali a controllo vocale per avvalersi dei servizi di intrattenimento e per gli acquisti online. A perdere mercato sono invece le semplici app installate sui nostri smartphone.

In Italia, il 72% degli intervistati preferisce rivolgersi ad un assistente vocale anche per la gestione dei servizi domestici. I più famosi sono Alexa di Amazon ed Google Home di Google.

Gli usi principali sono il controllo degli elettrodomestici, di porte e finestre, dei punti luce e dei riscaldamenti. Un dato sostanzialmente molto simile a quelli di Francia (82%) e Germania (65%).

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Assistente vocale e smartphone

La maggior parte di questi assistenti vive e vivrà anche sugli smartphone, dove Google Assistant e Siri offrono assistenti vocali rispettivamente agli utenti Android e iOS.

Anche Samsung con Bixby e Microsoft con Cortana seguono la tendenza, pur non riscuotendo lo stesso successo.

Infatti, Google ha già annunciato che il suo assistente vocale sarà attivato su un miliardo di dispositivi a partire da gennaio, grazie alla sua integrazione con Android. Nel frattempo, Alexa di Amazon (più utilizzato per la Smart Home) sarà integrato principalmente su altoparlanti intelligenti come Echo, che al momento ha raggiunto già più di 100 milioni di dispositivi.

Nei prossimi tre anni, il 40% degli utenti preferirà usare un assistente vocale piuttosto che applicazioni e siti web. Sarà sempre più facile e di uso quotidiano conversare con l’intelligenza artificiale piuttosto che andare in banca o visitare un negozio. Siri, Cortana, Alexa, Bixby, Google Assistant sono molto più apprezzati poiché risultano più pratici e immediati, soprattutto perché permettono di fare altro mentre si assegna loro una richiesta.

Vedremo quindi nei prossimi anni una corsa a chi riuscirà a prendersi la fetta più grossa del mercato. C’è infatti in gioco la conquista del primato in una tecnologia che, così come lo sono stati gli smartphone finora, sarà sicuramente dominante nella relazione con gli utenti e sarà destinata a rivoluzionare il commercio.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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