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La PA in un’app, il Team Digitale lancia i test sul campo di IO

Il Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio ha presentato questa mattina l’ultima fase della sperimentazione del progetto IO per sviluppare una app che porti i servizi pubblici negli smartphone. Tra gli enti che aderiscono alla sperimentazione sul campo, il Comune di Milano (fino al 17 marzo c’è la Digital Week, dedicata quest’anno proprio all’Intelligenza urbana) sarà il primo a lanciare questa fase invitando i milanesi a candidarsi come tester.

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A Milano i primi test

I cittadini selezionati potranno provare la app nella vita di tutti i giorni e interagire con una prima serie di servizi reali, effettuando operazioni e pagamenti (validi a tutti gli effetti). Quelli che il Comune di Milano testerà includono: i messaggi di riepilogo dei dati anagrafici, dell’occupazione immobiliare e delle rette scolastiche, gli avvisi di scadenza della carta d’identità o del pass mobilità, gli avvisi di contravvenzione al codice della strada o di accertamento della TARI e la possibilità di pagare gli importi dovuti ai rispettivi enti direttamente dalla app. Nei prossimi mesi , la closed beta (si chiama così questa fase) entrerà nel vivo anche in altre città e regioni.

 

Le istruzioni per diventare tester

I cittadini che vogliono partecipare alla sperimentazione devono essere residenti Milano, avere uno smartphone Android o iOS ed essere in possesso di un’identità digitale SPID per accedere all’app. Per candidarsi, è sufficiente compilare il modulo online disponibile QUI, inserendo il codice invito 1003.

Il secondo step. Dai primi di aprile, i tester riceveranno le istruzioni per scaricare l’app. Non tutti i cittadini che ne faranno richiesta potranno partecipare da subito alla sperimentazione. Il bacino di utenti della versione beta di IO sarà ampliato progressivamente, così da consentire agli sviluppatori del Team Digitale di tenere sotto controllo la risposta dei sistemi e dell’infrastruttura del progetto, nonché l’integrazione dei vari servizi.

Alla fine funzionerà così

IO potrà essere usata da tutti gli enti pubblici, locali e nazionali, per contattare i cittadini: sarà l’ente stesso a preoccuparsi di avvisare attivamente il cittadino quando questi debba compiere qualche azione (ad esempio il pagamento di un tributo, che sarà possibile effettuare direttamente dall’app grazie a pagoPA) oppure a inviargli il riepilogo di informazioni e documenti che potrebbero essere di suo interesse, attraverso messaggi personalizzati sulle specifiche esigenze dell’utente.

La sperimentazione dell’app in contesti reali

“Dopo il test su un prototipo realizzato nell’estate 2018 e la demo condotta lo scorso novembre con un centinaio di stakeholder tra parlamentari ed esperti, sta per partire la sperimentazione dell’app IO in contesti reali  – ha spiegato Matteo De Santi, Chief Product & Design Officer del Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – in linea con la natura open source del progetto, nelle prossime settimane migliaia di cittadini in tutta Italia saranno invitati a contribuire all’evoluzione di IO. Vogliamo testarne l’effettiva funzionalità, mettendo a fattor comune le competenze e l’esperienza diretta degli utenti finali; questo ci permetterà di realizzare un prodotto migliore sin dalla prima release della app, in arrivo negli store nella seconda metà del 2019″.

Chiederemo feedback ai cittadini

Matteo De Santi ha detto anche che “durante la sperimentazione, chiederemo ai cittadini di inviarci feedback precisi e con un approccio costruttivo. Per questo, è importante che abbiano chiaro il proprio ruolo di contributor del progetto IO – prima ancora di fruitori dell’app – consapevoli del valore del proprio impegno per far evolvere uno dei pilastri della trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione italiana”.

 

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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