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Come superare le barriere tra online e offline seguendo i trend della multicanalità

Per tutto il 2018 abbiamo sentito parlare sempre più spesso di multicanalità e anche i numeri confermano il trend: le aziende con strategie di engagament crosschannel, riescono a mantenere un tasso di fidelizzazione pari all’89%, rispetto al 33% delle aziende che non utilizzano questa leva e ormai l‘87% delle aziende retail americane sa che avere una strategia multicanale ha una importanza cruciale nella riuscita del proprio business.

Ne sono una prova i due colossi del commercio elettronico Amazon e Alibaba, che lo scorso anno non hanno perso tempo a investire anche nel retail dimostrando – come nell’esempio dello store realizzato in collaborazione con Guess – che nel futuro i negozi non spariranno, anzi si trasformeranno.

Che siamo nell’era delle transazioni crosscanale, quindi, è un dato di fatto, ma quali sono le principali tendenze delle strategie nel mercato di oggi?

Abbiamo analizzato il mondo retail e abbiamo individuati i trend principali.

Le strategie drive-to-store

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Un’altra tendenza che emerge analizzando le attività dei brand che hanno la multicanalità come asset delle loro strategie, è quella delle campagne drive-to-store. Questo tipo di campagne  integrano piattaforme digitali come social o motori di ricerca per spingere le visite e le vendite nei negozi fisici.

Il supermercato danese Bilka, ad esempio, è riuscito a portare 45.000 visite in più ai propri negozi grazie all’utilizzo di campagne di advertising mirate su Facebook. Creando annunci con prodotti popolari e offerte chiave e annunci di remarketing indirizzati a un pubblico potenzialmente interessato, Bilka è riuscita a creare un elevato tasso di coinvolgimento (7,5%) e un buon numero di visite di ritorno (15%).

In Italia, una delle realtà che ha saputo fare del drive-to-store la principale leva strategica all’interno delle strategie multicanale, è XChannel, società di consulenza che grazie a un approccio multidisciplinare che integra big data, semiotica e antropologia, crea strategie di marketing crosscanale finalizzate alla conversione degli utenti. Un settore particolarmente attivo in questo periodo è quello dei giocattoli: distributori come Selegiochi, Grandi Giochi e IMC, retailer come Città del Sole e G di Giochi o brand internazionali come Schleich, Micro Mobility, Magformers e JC Toys si sono affidati alla società di consulenza di Milano per realizzare progetti multicanale.

La strategia? Partire da una altissima esposizione digitale per raggiungere i clienti nella parte più alta del funnel, portarli a interagire con il brand nella fase centrale del customer journey e concludere con la visita in negozio e l’acquisto. Questi obiettivi in particolare sono stati tracciati grazie a metodi quali-quantitativi, che hanno dimostrato una crescita delle vendite compresa tra l’1,5x e il 2x.

Nel futuro le attività di marketing e le strategie multicanale saranno sempre più una opportunità per le aziende di ogni dimensione, per questo è utile farsi trovare pronti cominciando ad integrare e implementare campagne multichannel nelle proprie strategie.

Parola d’ordine: personalizzazione

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Tutti gli sforzi delle aziende negli ultimi anni e l’evoluzione del marketing digitale stanno ruotando intorno a un punto focale: il consumatore.

Personalizzare le esperienze di shopping di un cliente significa connettersi ulteriormente con i suoi gusti e le sue necessità, e quindi conquistarlo. Grazie alle nuove tecnologie, oggi, siamo in grado di creare una esperienza altamente personalizzata che, se unita con il contatto e il gusto umano, possono davvero rendere lo shopping un momento unico e soddisfacente.

E questo vale anche (o – forse – soprattutto!) per i più piccoli. Poteva forse Disney lasciarsi scappare questa opportunità?

A Londra, all’interno del Centro Commerciale Westfield, il Disney Store cerca infatti di richiamare le esperienze indimenticabili che possono essere vissute anche nei suoi parchi a tema. Il negozio, suddiviso in spazi tematici ognuno dedicato a un mondo differente, come quello di Star Wars, Marvel o Pixar, accoglie i clienti a inizio giornata con una festa di benvenuto e prima della chiusura organizza dei fuochi d’artificio digitali proiettati sui maxi schermo dello store.

Durante la giornata le personalizzazioni non mancano: la stanza dei giochi del negozio si riempie di grandi e piccini che si lasciano coinvolgere dalle esperienze interattive – di gioco o di apprendimento – organizzate dallo staff, nello store possono essere organizzate delle celebrazioni ad hoc per ogni cliente e i maxi schermo si riempiono di immagini e video delle sfilate registrate in streaming dei Parchi Disney per una shopping experience immersiva al 100%.

L’integrazione delle tecnologie nel mondo offline

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Un’altra tendenza sulla quale le aziende di vendita al dettaglio stanno sviluppando e studiando nuove strategie, è senza dubbio la possibilità di integrare le nuove tecnologie come realtà aumentata, realtà virtuale, mobile payment e intelligenza artificiale negli store fisici, per fornire ai clienti non solo la possibilità di acquistare ma anche quella di informarsi o divertirsi.

Oggi possiamo già trovare facilmente temporary store, negozi esperienziali o showroom che hanno quasi un maggiore apporto tecnologico e creativo rispetto al prodotto stesso. In questi locali, i clienti sono invitati a scoprire i prodotti e il brand su schermi digitali e dispositivi touch e a connettersi al Wi-Fi affinché possa migliorare sia in termini quantitativi che in termini qualitativi, la loro permanenza in negozio.

Yves Saint Laurent a Shangai, ad esempio, ha posizionato all’interno del punto vendita degli schermi che utilizzano il riconoscimento facciale. Con questi, i clienti possono provare virtualmente diverse tipologie di makeup e, nello stesso momento e sullo stesso dispositivo, leggere le recensioni dei prodotti senza fare lo sforzo di tirar fuori il proprio smartphone alla ricerca di opinioni prima dell’acquisto.

L’articolo Come superare le barriere tra online e offline seguendo i trend della multicanalità proviene da Ninja Marketing · la piattaforma italiana per la digital economy.

Source: http://www.ninjamarketing.it/

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