- Vogue, dedica per la prima volta la sua cover a individui di terzo genere
- Attraverso gli scatti fotografici si mette in luce la cultura dei Muxe- in Messico
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Vogue sceglie di dedicare la sua copertina ai muxe ed è la prima volta in 120 anni di cover dedicate a bellissime donne che la rivista concentra l’attenzione sul terzo genere.
I muxe infatti sono definiti come uomini transgender e sono molto riconosciuti all’interno della comunità messicana. Il termine, che significa “donnaâ€�, probabilmente deriva dall’antico dialetto zapotec e descrive una comunità di uomini che nella propria identità mescola contemporaneamente caratteristiche maschili e femminili, manifestandosi però in quelli tipicamente femminili.
Via le etichette
In un mondo in cui le etichette precedono l’autenticità degli individui, nella società messicana i muxe stravolgono i pregiudizi, rivestendo addirittura una posizione fondamentale nella cultura endogena.
I muxe, però in qualcosa sono diversi: non fanno parte del movimento trans americano e neanche della più ampia comunità LGBTQ globale. Fanno parte del terzo genere che non si etichetta né come uomo né come donna. La tradizione dei muxe è locale e autoctona, ritrovando le origini in un antico passato della regione ma con una manifestazione più libera a partire dagli anni ’50.
Uomini cresciuti come donne per assumere ruoli tipicamente femminili in casa, nella società e nell’economia del Paese. Alcuni di loro, infatti, si dedicano a mansioni tradizionalmente riservate alle donne, altri hanno occupazioni prettamente maschili. I muxe qui non subiscono discriminazioni, anzi sono visti come portatori di buona fortuna.
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La scelta di Vogue
Estrella Vázquez è dunque il transgender muxe scelto da Vogue per rappresentare la sua copertina di dicembre delle edizioni messicana e britannica. Trentasette anni indigena Zapotec, fotografata mentre indossa un abito tradizionale huipil con fiori colorati e un ventaglio rosa, non aveva mai sentito parlare della rivista Vogue. Scelta come star del terzo genere, a dimostrazione di una volontà di cambiamento in fatto di pregiudizi verso i muxe e in generale verso i transgender. L’argomento interessa la società intera, di cui Vogue si è fatta portavoce, raccontando l’inclusività di genere attraverso la moda.
Gli altri scatti, realizzati sempre dal fotografo inglese Tim Walker, presentano diversi muxe in abiti tradizionali. Vogue ha voluto evidenziare la particolare cultura indigena di Oaxaca, ponendo l’attenzione sulla naturalità della bellezza, senza forzature di genere o stereotipi canonici di fascino ed eleganza. Certo, non è la prima volta che la moda si relaziona con il genere non convenzionale e che propone nuovi modelli fuori dai binari. Abbiamo assistito a passerelle cavalcate da transgender, pubblicità interpretate da star queer e ora ad una cover dedicata ai muxe.
Siamo davanti a un grande cambiamento culturale: l’input verso l’accettazione di ciò che non è standard, soprattutto in termini di sessualità . L’eliminazione dei pregiudizi, infatti, deve partire proprio dai grandi punti di riferimento della società . Vogue con la sua copertina dà un nuovo ordine alla bellezza, che a nostro avviso ha inizio e si manifesta attraverso la propria autenticità .
Source: http://www.ninjamarketing.it/